Gesto e sedizione scimmia: agente di polizia di Berlino in tribunale

Eine Berliner Polizistin wird wegen Volksverhetzung verurteilt, nachdem sie einen schwarzen Kollegen mit Affengeste beleidigte. Strafe: 8400 Euro und drohender Dienstverlust. Schlagzeile in Berlin.
Una poliziotta di Berlino è condannata per incitamento dopo aver insultato un collega nero con un gesto di scimmia. PUNIZIONE: 8.400 euro e minacciosa perdita di servizio. Titolo a Berlino. (Symbolbild/MB)

Gesto e sedizione scimmia: agente di polizia di Berlino in tribunale

Berlino: la polizia condannata per sedizione, la punizione minaccia L

Incit: agente di polizia di Berlino condannato a Finance

Un notevole caso di sedizione ha recentemente scosso l'Accademia di polizia a Berlino. Una poliziotta, Annika B., è stata condannata per offensivi gesti e dichiarazioni a un collega nero. Il tribunale ha imposto una punizione di 8.400 euro, che potrebbe portare alla risoluzione dal servizio di polizia se la sentenza è legalmente.

L'incidente avvenuto nel 2023 causò una sensazione dal tribunale distrettuale di Tiergarten. Si dice che l'imputato, un ufficiale di polizia di 35 anni su base di prova, abbia insultato il suo collega Leon L. con gesti di scimmia. Apparentemente si sentiva provocata da lui nella Sala del Karate e giustificava il suo comportamento con una scusa discutibile.

Il giudice considerava le "descrizioni delle scimmie" come una "forma molto grave di insulto", che ha anche testimoniato di un'atmosfera misogina nella classe. Nonostante i tentativi di difesa delle difese

Il tribunale ha imposto 120 tassi giornalieri di 70 euro in una punizione per punire in modo appropriato la gravità del crimine. Il giudice ha sottolineato che anche nei conflitti al lavoro non c'era spazio per tali dichiarazioni razziste e che tale comportamento non poteva essere tollerato.

Il caso attira l'attenzione sull'argomento importante della lotta al razzismo e alla sensibilizzazione contro la discriminazione nel servizio pubblico. Illustra la necessità di un'adeguata risoluzione dei conflitti e un modo rispettoso di trattare tra loro per garantire un ambiente di lavoro privo di discriminazioni.

;