Attivista di sciopero della fame dopo 42 giorni: la pressione sul cancelliere Scholz aumenta

Attivista di sciopero della fame dopo 42 giorni: la pressione sul cancelliere Scholz aumenta

Nel romanzo di fantascienza "Hitchhiker attraverso la Galaxy", il numero 42 è presentato in risposta alla domanda importante sul significato della vita. Wolfgang Metzeler lo ha espresso in occasione della sua 42a giornata di fame davanti alla cancelleria di Berlino. Metzeler, un ingegnere di 49 anni per la protezione ambientale tecnica, è entrato nello sciopero della fame per forzare una risposta seria dal cancelliere federale Olaf Scholz alla crisi climatica. Intende fare pressione attraverso la sua azione radicale mettendo alla fine la morte nella stanza.

Metzeler non è l'unico attivista che ha scelto questo percorso. In passato, diversi attivisti di ultima generazione nel parco di Spreewogen si sono uniti allo sciopero della fame per forzare un incontro con i candidati per il cancelliere all'epoca. Solo due attivisti hanno continuato il loro sciopero della fame e alla fine hanno raggiunto una conversazione con Scholz. Metzeler ha anche annunciato uno sciopero di sete per aumentare la pressione sul governo, ma non ha ricevuto reazioni.

Metzeler ha guidato lo sciopero della fame, seguito da altre fame nel campo. La campagna "fame, fino a quando non sei onesto" richiede un cambiamento radicale nella politica climatica, poiché la civiltà è estremamente a rischio per la catastrofe climatica. Il supporto di altri attivisti, come la 21enne Linda Doblinger, mostra lo sforzo di realizzare fatti onesti e scientifici sulla minaccia della catastrofe climatica.

Nonostante la pressione da parte degli attivisti, la cancelleria ha sottolineato che la politica climatica era sulla buona strada e che non è stata discussa sulle esigenze individuali. Ciò portò alla dichiarazione di Metzeler secondo cui il governo voleva ignorare la sua protesta e alla fine lo lasciò morire. Questa drastica esagerazione illustra la gravità dello sciopero della fame come mezzo di protesta contro l'inattività nella crisi del clima.