73 anni di Convenzione di Ginevra sui rifugiati: appello per una protezione più forte dei rifugiati in Germania e in Europa

73 anni di Convenzione di Ginevra sui rifugiati: appello per una protezione più forte dei rifugiati in Germania e in Europa

L'Istituto tedesco per i diritti umani ha pubblicato una dichiarazione critica in occasione della Convenzione sui rifugiati di Ginevra il 28 luglio. In esso, l'Istituto chiede politicamente responsabile di lavorare di più per l'attuazione dei diritti dei rifugiati dei rifugiati in Germania e a livello dell'UE. In particolare, il violento ritorno di coloro che cercano protezione ai confini esterni dell'UE e l'outsourcing delle procedure di asilo in paesi terzi sicuri sono denunciati come violazioni dei diritti dei rifugiati.

La Convenzione dei rifugiati di Ginevra è stata adottata nel 1951 in risposta ai crimini umani della Germania nazionalsocialista e da allora ha rappresentato una pietra miliare della civiltà. Protegge la vita, l'integrità fisica e la libertà delle persone che devono fuggire dalla loro patria a causa di persecuzione, guerra e grande necessità.

Un principio centrale della protezione dei rifugiati è il divieto di refoulement, che afferma che nessuno che minaccia di perseguitare nel suo paese d'origine può essere deportato in questo paese. Questo divieto si traduce nell'obbligo di impostare procedure di asilo efficaci ed eque al fine di impedire alle persone di restituire i loro paesi di origine perseguitati.

La protezione

contro la persecuzione e la corretta procedura di asilo sono diventate possibili solo attraverso la Convenzione di Ginevra sul rifugiato e l'Associata legge internazionale di protezione contro la deportazione in uno stato perseguitante. Prima di allora, le persone che erano fuggite in un altro stato potevano essere di nuovo deportate in Germania senza avere una pretesa di protezione.

Secondo l'Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), circa 120 milioni di persone fuggono in tutto il mondo alla fine del 2023.

L'Istituto tedesco per i diritti umani in particolare critica le decisioni della conferenza dei primi ministri e dei ministri degli interni nel giugno 2024, che mirano a ridurre il numero di coloro che cercano protezione in Germania. L'Istituto vede questo come mancanza di volontà di attuare gli obblighi di diritto internazionale in conformità con la Convenzione sui rifugiati di Ginevra. Queste decisioni mettono in pericolo la protezione dei rifugiati internazionali e minano i diritti dei rifugiati in Germania.

È richiesto dal politicamente responsabile di lavorare di più per la protezione e il rispetto dei diritti dei rifugiati ancorati nella Convenzione dei rifugiati. In particolare, il violento ritorno di coloro che cercano protezione ai confini esterni dell'UE e l'outsourcing delle procedure di asilo nei paesi terzi sicuri devono essere messi alla prova per garantire la protezione dei diritti umani.

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